venerdì 1 febbraio 2013

i quattro elementi

I Quattro Elementi 


Terra


Terra


Acqua


Acqua


Fuoco


Acqua


Terra


Aria


Terra



Terra e Acqua

lunedì 21 gennaio 2013

Robert Capa


Il detective

1.       Qual'è il vero nome del fantasma?Il vero nome del fantasma è Robert Capa
2.       A che età è morto?Egli è morto a 40 anni, nel 1954 durante la Prima Guerra d'Indocina
3.       Quali sono le ipotesi che circondano la sua morte?Capa durante la guerra d'Indocina entrò in un campo insieme e calpestò una mina anti-uomo,morendo
4.       Da quali fonti hai dedotto le tue conclusioni? http://it.wikipedia.org/wiki/Robert_Capa

Il giornalista



Endre Friedman (il vero nome di Robert Capa) nasce a Budapest il 22 ottobre 1913. Esiliato dall'Ungheria nel 1931 per aver partecipato ad attività studentesche di sinistra, si trasferisce a Berlino dove si iscrive, in autunno, al corso di giornalismo della Deutsche Hochschule fur Politik. Alla fine dell'anno apprende che l'attività della sartoria dei genitori va male e che non può più ricevere danaro per gli studi, il vitto e l'alloggio.

Un conoscente ungherese lo aiuta allora a trovare un lavoro di fattorino e aiutante di laboratorio presso Dephot, un importante agenzia fotografica di Berlino. Il direttore, Simon Guttam, scopre ben presto il suo talento e comincia ad affidargli dei piccoli servizi fotografici sulla cronaca locale.
Ottiene il primo incarico importante in dicembre, quando Guttam lo manda a Copenaghen per fotografare una lezione di Lev Trotzkij agli studenti danesi. Nel 1933, al momento dell'ascesa al potere di Hitler, fugge però da Berlino, e precisamente subito dopo il drammatico incendio del Reichstag avvenuto il 27 febbraio. Si reca dunque a Vienna, dove ottiene il permesso di tornare a Budapest, la città natia. Qui trascorre l'estate e, per sopravvivere, lavora ancora come fotografo, anche se la sua permanenza dura ben poco. Giusto il tempo che si affacci la stagione invernale e parte alla volta di Parigi, seguendo il suo istinto errabondo ed irrequieto.
Nella città francese incontra Gerda Taro, una profuga tedesca, e se ne innamora.

In quel periodo, viene inviato in Spagna per una serie di servizi fotogiornalistici su interessamento di Simon Guttmann. E' l'anno 1936 quando, con un colpo di fantasia, si inventa un personaggio di fantasia, spacciando a tutti il suo lavoro come il frutto di un fotografo americano di successo.
E' la stessa Gerda, in verità, che vende ai redattori le fotografie di Edward sotto "mentite spoglie". Ben presto il trucco viene scoperto, allora cambia il proprio nome con quello di Robert Capa. Fotografa i tumulti di Parigi nell'ambito delle elezioni della coalizione governativa di sinistra nota come Fronte Popolare. In agosto si reca in Spagna con Gerda Taro, per fotografare la guerra civile scoppiata in luglio. Effettua un secondo viaggio in Spagna in novembre per fotografare la resistenza di Madrid. E' presente su vari fronti spagnoli, da solo e con Gerda, diventata nel frattempo una fotogiornalista indipendente. Nel luglio del '37, mentre egli si trovava a Parigi per lavoro, Gerda va a fotografare la battaglia di Brunete a ovest di Madrid. Durante una ritirata, nella confusione, muore schiacciata da un carro armato del governo spagnolo. Capa, che sperava di sposarla non si risolleverà mai dal dolore.
L'anno dopo trascorre sei mesi in Cina in compagnia del cineasta Joris Ivens per documentare la resistenza contro l'invasione giapponese ma, tornato in Spagna nel '39, fa in tempo a fotografare la capitolazione di Barcellona. Dopo la fine della guerra civile spagnola, in marzo, ritrae i soldati lealisti sconfitti ed esiliati nei campi d'internamento in Francia. Realizza vari servizi in Francia, tra i quali un lungo servizio sul Giro di Francia. Dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, in settembre, s'imbarca per New York dove comincia a realizzare vari servizi per conto di " Life ". Trascorre allora alcuni mesi in Messico, proprio su incarico di " Life ", per fotografare la campagna presidenziale e le elezioni. Non contento, attraversa l'Atlantico con un convoglio di trasporto di aerei americani in Inghilterra, realizzando numerosi servizi sulle attività belliche degli alleati in Gran Bretagna. Intanto, la guerra mondiale è scoppiata e Capa, da marzo a maggio del '43, realizza un reportage fotografico sulle vittorie degli alleati in Nord Africa, mentre in Luglio e Agosto, fotografa i successi militari degli alleati in Sicilia. Durante la parte rimanente dell'anno documenta i combattimenti nell'Italia continentale, compresa la liberazione di Napoli.
Gli avvenimenti sono convulsi e si succedono senza sosta, richiedendo sempre la sua indispensabile opera di testimonianza visiva. Nel Gennaio del 1944, ad esempio, partecipa allo sbarco alleato ad Anzio, mentre il 6 Giugno sbarca con il primo contingente delle forze americane a Omaha-Beach in Normandia. E' al seguito delle truppe americane e francesi durante la campagna che si conclude con la liberazione di Parigi il 25 agosto. In dicembre, fotografa la battaglia di Bulge.
Paracadutato poi con le truppe americane in Germania, fotografa l'invasione degli alleati a Lipsia, Norimberga e Berlino. In giugno incontra Ingrid Bergman a Parigi e inizia una storia che durerà due anni.
Terminato il conflitto mondiale, diventa cittadino americano. Trascorre alcuni mesi a Hollywood, scrivendo le sue memorie di guerra (che intendeva adattare in un copione ), preparandosi a diventare produttore-regista. Infine, decide che il mondo del cinema non gli piace e parte da Hollywood. Alla fine dell'anno, trascorre due mesi in Turchia per le riprese di un documentario.
Nel 1947, insieme con gli amici Henri Cartier-Bresson, David Seymour (detto "Chim" ), George Rodger e William Vandivert fonda l'agenzia fotografica cooperativa "Magnum". Per un mese viaggia in Unione Sovietica in compagnia dell'amico John Steinbeck. Si reca anche in Cecoslovacchia e a Budapest, visitando inoltre l'Ungheria, la Polonia e la Cecoslovacchia con Theodore H.White.
La sua opera di testimone del secolo è instancabile: Nei due anni che vannodal 1948 al '50 effettua tre viaggi in Israele. Durante il primo realizza servizi fotografici sulla dichiarazione d'indipendenza e i combattimenti successivi. Nel corso degli ultimi due viaggi si concentra invece sul problema dell'arrivo dei primi profughi. Finito di "fare il suo dovere", si trasferisce nuovamente a Parigi, dove assume il ruolo di presidente della Magnum, dedicando molto tempo al lavoro dell'agenzia, alla ricerca e alla promozione di giovani fotografi. Purtroppo, quelli sono anche gli anni del maccartismo, della caccia alle streghe scatenata in america. A causa di false accuse di comunismo, dunque, il governo degli Stati Uniti gli ritira il passaporto per alcuni mesi impedendogli di viaggiare per lavorare. Lo stesso anno è affetto da un grave mal di schiena che lo costringe a ricoverarsi.
Nel 1954, in Aprile, trascorre alcuni mesi in Giappone, ospite dell'editore Mainichi. Giunge ad Hanoi attorno al 9 Maggio in veste di inviato di " Life " per fotografare la guerra dei francesi in Indocina per un mese. Il 25 Maggio accompagna una missione militare francese da Namdinh al delta del Fiume Rosso. Durante una sosta del convoglio lungo la strada, Capa si allontana in un campo insieme con un drappello di militari dove calpesta una mina anti-uomo, rimanendo ucciso. L'anno dopo, " Life " e Overseas Press Club istituiscono il Premio annuale Robert Capa "per la fotografia di altissima qualità sostenuta da eccezionale coraggio e spirito d'iniziativa all'estero". Vent'anni dopo, spronato in parte dalla volontà di mantenere in vita l'opera di Robert Capa e di altri fotogiornalisti, Cornell Capa, fratello e collega di Robert, fonda l'International Center for Photography a New York.
Alcune foto Di Capa:






Il giudice

Per quale motivo siete convinti di aver realmente scoperto l’identità del fantasma?Perchè wikipedia è sempre utile per qualsiasi informazione ed è molto dettagliato

Il pensatore

1.     Ti è piaciuta questa unità didattica? -Si
2.     Ritieni che sia più facile o più difficile apprendere tramite web quest?Motiva le tue risposte. -Più facile perchè fa si che ci si possa organizzare il lavoro tra compagni
3.     Cosa pensi dell’interfaccia grafica?Ti aiuta nell’apprendimento? -Si 
4.     Credi che questo metodo migliori le relazioni fra i componenti della classe? – Si ,lavorando in gruppo è più facile socializzare tra compagni
5.     Vorresti studiare altri autori con la stessa metodologia? Sisi


Il Blu

Il Blu






sabato 21 aprile 2012



Illusioni Ottiche

Un illusione ottica è una qualsiasi illusione che inganna l'apparato visivo umano, facendogli percepire qualcosa che non è presente o facendogli percepire in modo scorretto qualcosa che nella realtà si presenta diversamente.
Le illusioni ottiche possono manifestarsi naturalmente o essere dimostrate da specifici trucchi visuali che mostrano particolari assunzioni del sistema percettivo umano.
In base al meccanismo che ne è causa quindi, si hanno tre categorie di illusioni:
  • ottiche, quando sono causate da fenomeni puramente ottici e pertanto non dipendenti dalla fisiologia umana;
  • percettive, in quanto generate dalla fisiologia dell'occhio. Un esempio sono le immagini postume che si possono vedere chiudendo gli occhi dopo avere fissato un'immagine molto contrastata e luminosa;
  • cognitive, dovute all'interpretazione che il cervello dà delle immagini. Un caso tipico sono le figure impossibili e i paradossi prospettici.
Un miraggio è un esempio di illusione naturale dovuta a un fenomeno ottico. La variazione nella dimensione apparente della Luna.(più piccola quando è sopra la nostra testa, più grande quando è vicina all'orizzonte) è un'altra illusione naturale; non si tratta di un fenomeno ottico, ma piuttosto di un'illusione cognitiva o percettiva. Un altro curioso esempio di illusione percettiva in natura è la salita in discesa.Illusioni scoperte o sviluppate comprendono il cubo di Necker e la griglia di Hermann. Comprendere questi fenomeni è utile allo scopo di comprendere le limitazioni del sistema visivo umano.

illusioni geometriche

Sono illusioni cognitive in cui viene percepita erroneamente la geometria dell'immagine o parte di essa. Per esempio linee parallele vengono percepite come divergenti, convergenti o curve. In altri casi due elementi che hanno la stessa dimensione sono percepiti con dimensione differente.
L'effetto può essere causato dal fatto che un'area di colore chiaro tende ad essere percepita come più ampia della stessa area di colore scuro. Questo principio viene utilizzato in architettura per aumentare o diminuire l'altezza o la dimensione apparente di stanze o facciate scegliendo opportunamente i colori.
Un'altra causa è dovuta alla tendenza del cervello a stimare una dimensione basandosi su effetti prospettici o sul confronto con oggetti vicini. Un esempio spettacolare dell'illusione geometrica basata sulla prospettiva è rappresentato dalla stanza di Ames.
In cinematografia è frequente l'impiego di trucchi di illusione geometrica per rappresentare oggetti molto grandi usando piccoli modelli oppure oggetti piccoli. Per esempio è possibile fare apparire in scena enormi dinosauri semplicemente ponendo dei loro piccoli modellini molto vicini all'obiettivo fotografico.

Illusioni prospettiche 


Il cubo di Necker è disegnato con le due facce di uguale dimensione, in modo tale che non sia possibile capire quale è anteriore e quale è posteriore.
Per rappresentare le immagini tridimensionali su una superficie piatta si utilizzano tecniche di proiezione prospettica. In alcune situazioni però la rappresentazione è ambigua, ed il cervello umano tende a costruire la rappresentazione ritenuta più normale, oppure rimane incerto tra due possibili situazioni, come nel cubo di Necker. Si hanno i paradossi prospettici.

La scala impossibile

Illusioni di colore e contrasto 

In questa categoria di illusioni particolari giochi di contrasto inducono a giudicare di colore o livello di grigio differente due aree che in realtà sono identiche.

Nonostante l'apparenza, il quadrato A è della stessa tonalità di grigio del quadrato B.

E qui infatti si può vedere che il quadrato A è della stessa identica tonalità di grigio del quadrato B

Scacchiera di Adelson (pubblicata nel 1995 su Vision Science da Edward Adelson del MIT). Per quanto ci si sforzi di guardare l'immagine, non si è in grado di convincersi che le due aree sono dello stesso colore. Per verificare l'affermazione salvate l'immagine sul vostro PC. Apritela con un software per la manipolazione di immagini. Selezionate parte di un'area e trascinatela sopra l'altra area. Come potrete vedere il colore è lo stesso! In SecondLife si trovano molti esempi di illusioni svelate come questa di Adelson[1]

Illusioni di completamento 

Hermann grid.jpg

Griglia scintillante: nelle intersezioni delle linee bianche è possibile osservare delle macchie grigie in continuo cambiamento

Triangolo di Kanizsa: è possibile vedere un triangolo bianco che in realtà non esiste
In alcune illusioni si ha la percezione di parti di immagini che non esistono realmente. In alcuni casi la natura del fenomeno è fisiologica, come nell'illusione della griglia di Hermann o della griglia scintillante. Questo effetto è spiegabile con il processo neurologico chiamato inibizione laterale. L'intensità luminosa percepita di un punto non è data da un singolo neurone, ma diversi neuroni centrali danno un segnale che viene parzialmente inibito dai neuroni circostanti. Poiché nelle intersezioni l'area circostante è mediamente più chiara che non nei tratti di linee, la zona centrale appare più scura.
Altre illusioni di immagini inesistenti sono invece prodotte dalla mente, come nell'esempio del triangolo di Kanizsa o nella illusione dei cerchi inesistenti (la cosiddetta Illusione di Ehrentein).

Illusione di Ehrenstein: si vedono dei cerchi che in realtà non esistono

Illusioni di movimento 


Le 9 ruote

The Spinning Dancer (La ballerina girevole) a volte sembra ruotare in senso orario, a volte in senso antiorario
In queste illusioni si percepisce un movimento di alcuni elementi dell'immagine che ovviamente, essendo stampati su un foglio di carta sono necessariamente immobili come ad esempio, Le 9 ruote.
Altre illusioni di movimento sono quelle che si riferiscono alle diverse modalità con le quali si può percepire il movimento stesso, come, ad esempio, il senso di rotazione della Ballerina girevole,che sembra cambiare, assieme alla gamba di appoggio, grazie alla campitura della figura e al movimento di rotazione associato all' assenza si volume.

Figure distorte 

Hans Holbein the Younger - The Ambassadors - Google Art Project.jpgHolbein Ambassadors anamorphosis.jpgHolbein Skull.jpg
Gli ambasciatori (1533) di Hans Holbein il Giovane
Si tratta di immagini fortemente distorte in senso anamorfico in modo che viste frontalmente siano incomprensibili. Solamente osservando l'immagine da un'opportuna angolazione piuttosto radente il piano è possibile vedere correttamente ciò che è rappresentato. Un esempio classico è il dipinto gli ambasciatori di Hans Holbein il Giovane, in cui nella parte inferiore è visibile uno strano oggetto. Si può facilmente capire di che oggetto si tratta guardando il quadro da alto-destra, con la testa quasi aderente alla tela (oppure foglio o monitor).
Questa tecnica era già nota a Leonardo da Vinci che ne aveva fatto uso in alcuni suoi appunti.

Figure ambigue 


Il principio della coppa di Rubin: una coppa bianca o due facce nere contrapposte?

La moglie e la suocera
Si tratta di immagini con due o più possibili figure distinte osservabili. Le singole figure possono essere viste a seconda del punto di vista (per esempio capovolgendole), ed in tale caso la percezione è oggettiva, oppure a seconda delle aspettative, quindi la natura dell'illusione è psicologica e soggettiva.
È lo stesso fenomeno che induce a vedere un viso nel disco della Luna o immagini mistiche in macchie di umidità.

Figure impossibili 

Sono rappresentazioni bidimensionali di oggetti impossibili, che non potrebbero esistere cioè nel mondo tridimensionale. Particolarmente famose sono le rappresentazioni di ambienti impossibili di Maurits Cornelis Escher.